Lavorare in un’azienda agricola in alta collina come siamo noi, significa adattarsi al territorio e non pretendere di fare agricoltura intensiva con elevate produzioni. Allora perché non spingersi in un settore di nicchia che abbia a cuore la salvaguardia del nostro pianeta? L’agricoltura Biologica rispetta pienamente questi requisiti, ma quando iniziammo una domanda non ci faceva dormire la notte: saremo stati in grado di sopravvivere con le nostre forze? Dopo un decennio di tentativi andati a buon fine e fallimenti, oggi possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati ottenuti. Il primo obiettivo raggiunto è stato il miglioramento del terreno e di questo dobbiamo ringraziare gli animali: le pecore, i polli e non ultimo l’allevamento dei lombrichi, le piante di olivo già presenti e le nuove piantine hanno sicuramente beneficiato delle nostre amorevoli cure: le potature e le concimazioni (ancora grazie agli animali) annuali hanno migliorato gradatamente negli anni la loro produzione con nostra grande soddisfazione. Una nota negativa è stato il tentativo di coltivazione a cereali che ancora oggi non è sufficiente ad essere raccolto con la mietitrebbia e quindi viene sfalciato ancora verde per alimentare gli animali. In un conto generale tra costi e benefici possiamo aimè concludere che non riusciamo a sopravvivere solamente con i prodotti dell’azienda agricola.
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